giovedì 6 novembre 2014

il freelancer risparmia: buoni pasto

Come sempre nel fantastico paese italia le cose le vieni a sapere dopo perchè chi dovrebbe fare il proprio mestiere, ovvero consigliarti, non lo fa come dovrebbe. Non continuo in polemica per tanti motivi, questo blog è assolutamente zen quindi eviterò accuratamente le polemiche. Io sono una persona diversa (ho semplicemente capito che tanto non serve a nulla perchè la gente non comprende) e per tanti altri motivi che non sto ad elencare (che hanno causato il reset totale del blog).
Tornando in topic: il freelancer può risparmiare ulteriormente sui propri pasti, questo scommetto nessuno ve lo aveva mai detto.

Come si attua questa magia di ingegneria fiscale?
Semplicemente acquistando i buoni pasto. Potete farlo online (come ho fatto io da day.it).

Ma in soldoni quanto di risparmia? Andiamo al calcolo spiccio.

Potete acquistare e scaricare interamente dal vostro reddito una percentuale variabile. I detentori di partita iva possono scaricare il 2% del fatturato annuo.
Ad esempio su 50'ooo € di reddito potete scaricare qualcosa come 1'ooo € di buoni pasto. Questo esempio è giusto per farvi capire in pratica quanto risparmierete.
L'IVA applicata a questo prodotto varia:
  • se siete una Azienda è del 4%
  • se siete un Libero Professionista è del 10%
In entrambi i casi non ci interessa granchè perchè possiamo scaricarla interamente al 100%.

Al solito questi ipotetici 1'ooo € risparmiati di reddito si traducono (ricordo che siamo con un reddito di 50'ooo € annui dell'esempio) in un risparmio in tasse di:
  • 1'ooo € reddito in meno nella fascia con imposizione del 38% (causa reddito)
  • 380 € di risparmio di tasse
  • 100 € di risparmio di IVA
Totale risparmio di 480 € (fra IVA e Tasse non dovute allo stato).
Tirando le somme quasi il 50% (per essere precisi il 48%) viene destratto dalle vostre tasse totali da pagare e quindi risparmiato.

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